Una recente indagine di GlobalData intitolata “The State of the Biopharmaceutical Industry 2024” ha rivelato che il 44% dei professionisti del settore sanitario intervistati a livello globale si dichiara ottimista o molto ottimista sulla ripresa dei finanziamenti biotech nei prossimi 12 mesi. Si tratta di un rischiaramento delle prospettive dopo dopo la flessione dei finanziamenti privati alle imprese biotech registrata nel biennio 2022-2023.
Nel 2023, i finanziamenti sono diminuiti del 43,2% rispetto al 2022 e del 52,3% rispetto al 2021, quando il settore era stato investito di un hype che ha gonfiato – forse oltremisura – la quotazione di molte delle sue aziende. Secondo i dati del report, Attualmente, 607 società di venture-backed con sede negli Stati Uniti sono interessate dalla contrazione dei finanziamenti biotecnologici, con oltre 1.500 farmaci in gioco (compresa la fase pre-clinica). Di queste, circa un terzo non ha raccolto capitali negli ultimi tre anni.
Il 2024, comunque si sta rivelando più favorevole per le biotech che sono ora oggetto di un cauto ottimismo.
Secondo un’analisi della banca d’investimento Jefferies, le società biotecnologiche quotate in borsa hanno raccolto quasi 10 miliardi di dollari in operazioni follow-on nei primi due mesi del 2024. Stando alla loro ricerca, il settore sta per raggiungere il picco di raccolta trimestrale più elevato degli ultimi tre anni, puntando a superare la quota di 11 miliardi di dollari raccolti in follow-on nel primo trimestre del 2021.
Anche la dimensione media dei round di finanziamento sta crescendo, essendo passata dai 167 milioni di dollari di gennaio a 191 milioni di dollari a febbraio. Complessivamente, nel solo mese di febbraio, le aziende del settore biotecnologico e biofarmaceutico hanno raccolti oltre 38 miliardi di dollari.
Secondo la banca d’investimento questa impennata di finanziamenti sta delineando una “ripresa del settore”.
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