Superato il tetto dei 9 miliardi di fatturato, il settore del confezionamento e imballaggio italiano segna un nuovo record, con un + 6% rispetto al 2022.
Lo dichiarano i dati preconsuntivo preconsuntivi di MECS-Centro Studi di Ucima (Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il confezionamento e l’imballaggio.
In controtendenza rispetto al mercato nazionale, che segna un -14% per 1,68 miliardi di fatturato, è l’export a trainare le straordinarie performance del settore che vale complessivamente l’81,3% del fatturato per un valore che tocca i 7,36 miliardi indice di una crescita al +12%.
I mercati di destinazione più dinamici si rivelano il Nord America con una crescita del 25%, seguito dall’Unione Europea al + 17%, Asia al + 22% e Sudamerica + 31%.
Tra i protagonisti di questo successo c’è sicuramente il machinery per il packaging farmaceutico per cui MECS attende una crescita complessiva del mercato mondiale dai 6,6 miliardi attuali a 7,6 miliardi nel periodo 2023-2027.
Protagonisti di questo balzo in avanti, Nord America al +4,5%, seguito da Asia al + 2,7 e Unione Europea al +2,4%. A distanza ma sempre con segno positivo, Europa Extra UE all’1,7%, Africa e Oceania al +1,5% e Sud America al +1,4%. Guardando ai dati paese ai primi posti gli USA con un + 4,6%, seguiti da India al +4,0%, Italia e Gran Bretagna al + 3,2 e +3%. Di segno negativo francia a -1,1 e Viet am con un più deciso calo del 3,1%.
Guardando alle tipologie di confezionamento, nel packaging primario spiccano le chiuditrici al +3,7%, mentre nel secondario si assiste a una maggiore crescita delle astucciatrici con un + 3,9%.
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